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Elisa Casseri dialoga con Laura Marzi
29 Luglio 2022 @ 19:00 - 20:30
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Elisa Casseri autrice di Grand tour sentimentale dialoga con Laura Marzi autrice di La materia alternativa
Ingresso gratuito
Elisa Casseri
Grand Tour sentimentale
«Voglio mettermi uno zaino sulle spalle e partire per un cammino di Santiago sentimentale. Voglio osservare e perdermi, aggiornare man mano le credenze acquisite e girovagare senza meta nella speranza di trovare degli indizi che mi permettano di orientarmi nei meandri dell’incommensurabile disastro delle nostre vite emotive. Di questo nostro amarci senza amarci. Dell’impossibilità di capirsi. Della meraviglia del mentirsi. Di come certi giorni diventano baratri e altri montagne. Di come si perde tutto e poi di tutto ci si dimentica. Di questo dolore e amore e sofferenza e pudore. Di questi dispositivi fragili che siamo». Questa la dichiarazione d’intenti di Elisa Casseri nell’imbarcarsi per il suo viaggio-inchiesta sugli italiani e l’amore. Con la casa come metaforico filo conduttore: ci sono infatti storie e testimonianze “calde” che si trovano in cucina, altre vergognose relegate nello sgabuzzino, ritagli di amori dimenticati in un cassetto e scene davvero intime nel bagno… Un libro ricco, dolce, crudo, sexy, tragicomico, che racconta l’amore con la sincerità di un reportage e la sapienza della grande letteratura.
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Laura Marzi
La materia alternativa
I ragazzi che non fanno l’ora di religione si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che si definisce a partire dal suo contrario, una materia che ai consigli di classe non conta nulla, che non ha programmi e, nel caso dell’istituto professionale in cui ci troviamo, non ha nemmeno un’aula. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia. Si appropria di questa zona franca, questo spicchio di far west tra le ore di inglese e matematica, per mettere in discussione le loro idee sull’identità di genere, l’orientamento sessuale, il consenso. E per farsi ascoltare da questi adolescenti, che a volte non sanno nemmeno l’italiano e magari dopo la scuola spacciano o fanno da genitori ai loro fratelli, li provoca, li spiazza, chiede la loro opinione, ascolta la loro musica, racconta di sé e della sua visione del mondo. Se in classe è appassionata e intransigente, fuori dalla scuola la sua vita è caotica e piena di crepe; abita in un monolocale di diciotto metri quadri e pratica con convinzione la materia alternativa all’amore: cerca gli uomini quando è triste e si annoia, da loro vuole il gioco, la tenerezza, il piacere, rifugge dalla religione della coppia e non crede che fare un figlio e costruire una famiglia possa dar senso a una vita. La seguiamo per un anno scolastico dentro e fuori dalla classe – tra un collegio docenti, un flirt nato in un negozio di casalinghi e un tentativo di spiegare il sessismo ad Amal e Nadir – in un momento cruciale della sua esistenza, in cui è costretta a guardare in faccia alcuni dei suoi nodi irrisolti. A tenere insieme, in un cortocircuito fertile, una riflessione necessaria sul modo in cui facciamo scuola oggi in Italia e il ritratto di una giovane donna anticonvenzionale sono l’intelligenza, la dolcezza e l’autoironia del personaggio a cui Marzi regala corpo e voce.