A causa della crescita della popolazione nel Borgo, nel 1595 il commendatore Agostino Fivizzani fece costruire l’attuale Chiesa parrocchiale, di cui si nota lo stemma sovrastante il portale della facciata dell’edificio. L’altare principale è l’unica parte originale e presenta due colonne di marmo cipollino e un’edicola dipinta sul fondo, costituita da due colonne a capitelli corinzi.

 

Nell’affresco sull’altare, la Madonna incoronata dagli angeli è seduta su delle nubi con il Bambino. La figura ha da un lato, in basso a destra, Santa Marinella con il Castello Odescalchi sul fondo, e in basso a sinistra Santa Severa, con in mano gli strumenti con cui venne fustigata e il Castello, come si presentava alla fine del XVI secolo quando furono commissionati gli affreschi dal commendatore Sallustio Taruggi.

 

Molte delle opere lungo le pareti della navata in alto, raffiguranti scene di vita di Santa Severa, furono distrutte nel 1772, quando Monsignor Guidi del Pio Istituto Santo Spirito adornò il soffitto di stucco e intonaco. Di recente, durante un intervento di riparazione del tetto della Chiesa, parte degli affreschi ha rivisto la luce. Poco visibili sono ancora: uno stemma papale, probabilmente quello di Papa Paolo V, affiancato dagli stemmi dei Borghese, sua famiglia di origine; la Natività con la scena dell’Annuncio ai pastori e l’Annunciazione, di cui è rimasto solo il volto di Maria e la mano dell’angelo protesa in alto verso l’Onnipotente. Gli altri due quadri rappresentano la Pentecoste, con lo Spirito Santo che splende sulla testa di Maria, e l’Assunzione della Vergine che sale al cielo a braccia aperte. La piccola volta a botte della copertura presenta un dipinto che vede al centro il Padre con un mappamondo in mano. L’affresco che raffigura Sant’Antonio Abate, invece, è fortemente deteriorato. Tutti gli affreschi sono stati restaurati nel 1970.

 

La Chiesa è aperta esclusivamente per la messa della domenica alle ore 11:30.